CRITICA SALVADORI
Mostra di IMMA PEGAZZANI al Circolo Arti Figurative di Empoli
Si inaugura sabato 11 febbraio alle ore 17 la mostra dell’artista Imma Pegazzani, dal titolo L’Anima nei colori, nella sala del Palazzo Ghibellino in piazza Farinata degli Uberti. La mostra rimarrà aperta fino al 19 febbraio.
Imma è un’artista che ricerca nuovi effetti al di là del pennello. Dopo certo il grande innamoramento per van Gogh dalle svirgolate cromatiche a pieno tubetto ed anche per le fascinose trasparenze di un Klee, Imma chiaramente ha iniziato una ricerca che trova nel colore carne e spirito, non in senso metaforico, ma proprio come magia alchemica che percorre il suo corpo dallo stomaco al cervello.
Ogni quadro è un solido pranzo cucinato dalle sue mani di artefice cromatica che appaga una fame di concretezza, ed un diluirsi di armonie fluenti, sovrapposte e indistinte tipiche del divenire della musica.
Ecco cosa intendo per carne e spirito: cose concrete, organi, tessuti e linfe facenti parte della sua identità di donna-artista.
I suoi flussi di colore sembrano quasi ecografie placentari di nuovi esseri partoriti nella mente; ecografie colorate però di un sistema di tessuti sovrapposti e da indagare, di quadri in evoluzione, ognuno costruito sul reticolo dell’altro.
E la prima spettatrice dell’evento è la stessa artista che non sa ancora quale fisionomia avrà il figlio che attende, ed attende paziente, certa che l’amore con cui lo concepisce lo farà scoprire meraviglioso.
Ci sono “quadri” sotto ogni quadro, nascosti così come i nostri orecchi nascondono la conchiglia primeva da cui si son generati e le nostre pupille hanno memoria delle nebulose e delle galassie nei cieli.
Fortemente organica dunque la sua pittura che dal bordo del quadro vorrebbe travalicare oltre.
Come già dissi per l’amico Zani, con i cui quadri inghirlandammo la sala del nostro Circolo nella mostra precedente, anche per Imma il dipingere è innanzi tutto azione gestuale, fare concreto che ha bisogno di astuzie, procedimenti alchemici con cui provando e riprovando si acquista maestria, e solo dopo che l’abbiamo acquisita la possiamo piegare ad un fine.
L’oggetto del quadro non è davanti a noi, da imitare, da riprodurre, ma è in un mondo sconosciuto per entrare nel quale c’è da squarciare il telo che lo divide da noi. Magari poi possiamo anche scoprire che non è un mondo lontano, e che potrebbe essere addirittura il mondo dentro di noi, quell’Anima indicata nel titolo, anima dei colori o anima nostra. Ma forse è anche fisicità concreta.
Volete un esempio? Pressate con le dita le vostre palpebre nel buio dopo aver fissato delle luci: si creano colori complementari che roteano, sfumano e si sovrappongono; e nuovamente. al contrasto di nuovo della luce. esplodono in iridescenze. Piccole magie dei nostri tessuti e dei liquidi che ci abitano. In fin dei conti dentro noi abbiamo tanti quadri che Imma Pegazzani ci aiuta a vedere.
Silvano Salvadori. 10-2-2023
Imma Pegazzani
Artista
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